“Miriam Engelberg aveva quarantatre anni, e un figlio di quattro, quando i medici le diagnosticarono un cancro al seno. Di fronte a una malattia mortale ognuno reagisce in modo diverso: c’è chi si affida ciecamente ai medici, chi invece chiede aiuto a uno psicologo o a un ipnoterapeuta oppure a un gruppo di auto aiuto. Miriam Engelberg ha trovato conforto nell’arte. L’intervento, la radioterapia, la chemioterapia, i gruppi di sostegno, le parrucche, ma anche il sesso, i rapporti con gli altri, la nausea, la fede (o la sua mancanza): tutto è diventato oggetto di una storia illustrata. E così l’autrice ci accompagna attraverso ogni stadio emotivo e fisico della malattia, dalla diagnosi al ritorno alla vita <<normale>>, senza tralasciare neppure un passaggio di questo percorso drammatico. E strada facendo, in modo del tutto inaspettato, ci strappa più di un sorriso. <<Penso al mio libro come a un testo che parla della vita, della malattia e della morte, e lo humour rende la lettura molto più facile.>>”
Una testimonianza a fumetti: carino!
Un modo diverso, insolito, per raccontare il percorso di una malata di cancro.
Da leggere.
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