“La vita è fatta di momenti di rottura“. Ieri mi sono imbattuta in questa frase mentre leggevo uno dei miei autori preferiti (H. Mankell, L’uomo che sorrideva).
Ed è partita la riflessione.
Perché in effetti il cancro, così come qualunque altra malattia, rappresenta un momento di rottura. Da qualunque parta la si guardi, è un’esperienza che fa cambiare. Fa cambiare noi e le persone che davvero ci vogliono bene. Ci fa cambiare da dentro, prima che da fuori.
Quelli fortunati sfrutteranno l’occasione per crescere, per aprirsi al mondo, per evolversi e arrivare ad avere una concezione diversa di se stessi, degli altri e della vita in generale, una concezione più ricca, più piena, dove ogni sfumatura avrà un proprio valore e una propria dignità e sarà in grado di essere apprezzata.
Per altri, invece, purtroppo l’esperienza della malattia segnerà un punto di non ritorno, ma adesso noi non ci vogliamo pensare, perché vogliamo credere che tutto quello che stiamo passando serve – in primo luogo a noi – a diventare migliori.
Il portale di Oltreilcanro, ne sono convinta, è una delle prove più concrete di quello che sto cercando di dire: provare, raccontando le nostre esperienze, a spiegare cosa può succedere, raccogliere sensazioni, immagini, esperienze che la maggior parte di noi, pur nella unicità e peculiarità della propria malattia, è molto probabile che incontri nel suo cammino. E ci sentiamo subito meglio. Ci sentiamo a casa. Ci sentiamo compresi nel profondo. Ci si riconosce.
Che poi, chiaramente, non è solo la malattia a rappresentare un momento di rottura nella nostra vita: io stessa, prima del cancro, ho vissuto un importantissimo momento di rottura che segnerà la mia vita per sempre, che la condizionerà in modo pesante, e che in un certo modo è (stato) molto più difficile da gestire, e del quale non sono pronta a parlare. Un’esperienza che con uno sforzo enorme – ma cercando di essere coerente col mio spirito e con la mia visione delle cose – sto cercando quotidianamente di volgere a mio favore, di fare in modo che anche questa cosa che mi è successa mi aiuti ad essere una persona migliore: una lotta a volte impari, a volte invece mi sento meglio…
E così, anche in questi giorni per me un po’ tristi (vicende familiari non molto allegre….), voglio sforzarmi e continuare a pensare in positivo: voglio credere che questi momenti di rottura siano il motore di qualcosa di nuovo che ci porterà al di là delle difficoltà di ogni giorno, al di là della forma, al di là del muro tante volte così alto rappresentato dalle mille difficoltà quotidiane che tutti noi dobbiamo gestire.
Vorrei che i momenti di rottura, a volte così dolorosi, rappresentassero uno spunto per vivere meglio.
Cara Biancaspina, leggerti mi da sempre molta forza e poi mi fa sentire meno sola nel voler vederci del positivo anche in questo guaio che ci è capitato. Grazie. Elisa
Ciao Elisa, sono convinta che vederci del positivo, in tutto questo, costituisca per noi un’arma in più per vivere meglio.
belle parole… anch’io credo che sia una rottura per poi migliorarci e crescere anche se costa proprio tanta fatica!
un abbraccio a tutte.
Ah, sì, tantissima fatica! 🙂
abbiamo un terribile e sconfinato bisogno di parlarne!
se volete, vi segnalo la mia pagina FB.. più siamo e meglio è, perchè siamo tutti stretti in un unico abbraccio! http://www.facebook.com/IlCancroEPoi
Ciao, e grazie per aver segnalato questa pagina di fb
Sono certa che il cancro sia il “corto circuito del nostro corpo e della nostra anima”. Credo ci sia un momento in cui ci dice “FERMATI”. A me e’ successo in un vortice di stress da malattia della mia mamma che ora mi protegge in cielo, parossismo professionale e e tante cose non dette. Credo profondamente che se riusciro’ a supera il “corto circuito” i miei prossimi quarant’anni potranno essere ancora migliori, pieni, e consapevoli. E’ quello che auguro a tutte queste fantastiche persone che, un po’ per caso ho scovato su questo bellissimo sito di blog terapia. Ho iniziato un blog per gioco, per passare il tempo nei lunghi mesi di ricovero (la leucemia ti costringe a vivere sono con te stesso, volente o nolente) e sempre più ne comprendo il potere terapeutico.. Mi piacerebbe “conoscervi”.
L’ho già scritto da qualche parte ma la tecnologia non e’ ancora il mio forte quindi ecco il mio blog di nuovo “labambinaconilpigiamaarighe@blogspot.it.
Un abbraccio a tutti coloro che con la forza dello scrivere ci ricordano che non siamo mai soli e che la vita e’ bella SEMPRE
Un abbraccio a te, e grazie per questo inno alla vita.
Hai ragione, è proprio così. Il cancro segna un momento di rottura che però deve portare a una ricostruzione, una ricomposizione nuova di ciò che è andato in pezzi con la malattia. La scrittura, la narrazione dell’esperienza vissuta o che si sta vivendo aiuta a fare proprio questo. Il senso più profondo della blogterapia sta qui, nelle tue parole, nella spinta ad andare oltre. (Oltreilcancro…)
Ciao Giorgia,
hai capito esattamente lo spirito. Momenti di rottura come occasioni per ricostruire, e per farlo meglio.
Forse il momento di rottura lo sto vivendo adesso, ma si è incrinata non tanto la voglia di vivere, quanto la fiducia che ce l’ avrei fatta, che i prossimi anni sarebbero stati sì scanditi da controlli , esami e quant’ altro, senza particolari problemi. Invece è bastata l’ alterazione di un marcatore – che secondo il mio medico non è particolarmente problematica – e una massa di troppo nell ‘ intestino a farmi ricadere in un circuito di seghe mentali, patemi vari, paura…tanto da farmi accettare con relativa filosofia, le scosse di terremoto di questa mattina …
Cara Cecilia, credo che questi momenti di abbattimento capitino a tutti. Noi forse siamo più sensibili, più “piene”, e quindi le cose che possono farci ricadere nel circuito di cui parli tu, sono numerose.
Però prova a considerare anche la questione da un altro punto di vista, magari non adesso, magari tra un po’, quando ti sarai ripresa.
un abbraccio
ciao a tutti. vi seguo costantemente e l’energia, la voglia di vivere e il sostegno che traspare dai vostri post è davvero speciale. per questo sono qui a chiedervi se potete riservare qualche preghiera, un pò del vostro spirito positivo anche ad un piccolo grande ometto, lorenzino ( https://twitter.com/#!/cicciovalenti ), che ha iniziato la sua battaglia con coraggio . grazie a tutti!
Elisa
ciao a tutti, vi seguo da pochissimo e già dalle prime righe mi sento meno sola.. il cancro mi ha dato molta forza che prima non immaginavo neanche di avere e continua a darmela, mi ha segnato, ora vedo tutto in modo diverso, il momento di rottura che ci voleva per apprezzare tutto anche una semplice passeggiata allaria aperta.. certo se ci fosse stato un modo meno doloroso per scoprirlo…
“In ogni cosa c’è un’incrinatura. È da lì che entra la luce” (L. Cohen)
Un caro abbraccio a tutte, compagne di lotta!