Ci siamo!
Ritirati gli esiti di risonanza e RX torace: tutto a posto, nessun segno di recidive locali né di metastasi in giro per fegato e polmoni né di linfonodi alterati.
Significa, in soldoni, che posso festeggiare cinque anni liberi da malattia.
Di solito a questo punto scatta automatica la domanda: “Allora sei guarita?”
Ecco, “guarigione” è una parola grossa, una parola che chi si occupa seriamente di oncologia, usa assai raramente e con molta parsimonia.
Perché il cancro – anzi, i cancri perché sono centinaia di forme patologiche diverse – sono bestiacce insidiose.
Il cancro è provocato da mutazioni genetiche che rendono alcune cellule virtualmente immortali ed in grado di riprodursi in modo incontrollato. Queste mutazioni possono essere originate dalle più svariate combinazioni di fattori genetici, biologici, ambientali e comportamentali e anche quando le terapie raggiungono un completo successo e tutte le cellule malate vengono eliminate dall’organismo, può comunque accadere che quelle combinazioni si manifestino di nuovo in futuro, ricreando la stessa malattia, o che se ne producano di nuove, in grado di provocare un diverso tipo di cancro.
Per questo motivo, in oncologia di solito non si parla di guarigione, ma di sopravvivenza libera da malattia e di riduzione del rischio di ammalarsi di nuovo, idealmente fino allo stesso livello di chi non ha mai avuto il cancro.
Per molti tipi di tumore maligno, una sopravvivenza libera da malattia di cinque anni corrisponde appunto all’aver riportato il livello di rischio alla pari di quello di chi non si è mai ammalato, quindi viene identificato con il successo terapeutico.
Ovviamente, non per quello che ho avuto io.
Cioè, vi pare che io potessi accontentarmi di un cancro normale? Ma quando mai…
I liposarcomi hanno la sgradevole tendenza a recidivare anche a distanza di 8/9 anni, per cui il periodo di follow-up, di osservazione stretta, è di almeno dieci anni. Al termine dei quali, se tutto continuerà ad andare bene, il mio livello di rischio oncologico resterà comunque più alto rispetto a quello di chi non si è mai ammalato, a causa della notevole quantità di radiazioni che è stata utilizzata cinque anni fa per trattare la recidiva.
“Guarita“, per me, resterà sempre una parola grossa.
Ma se lo rimane per i prossimi cinquant’anni, va benissimo.
PS: quando l’alternativo di turno vi racconta che la cognata della zia del genero del cugino del nipote della vicina di casa della nonna dopo qualche mese di terapia miracolosa è guarita, potete essere certi che si tratta di una bufala; vale la pena di interessarsi al caso solo se conoscete direttamente e personalmente (non per sentito dire, letto su internet o visto su YouTube) qualcuno che ha avuto il cancro, si è curato esclusivamente con metodi non scientificamente riconosciuti ed è ancora libero da malattia a distanza di diversi anni.
Analogamente, quando lo stesso alternativo di cui sopra vi illustra il grande inganno delle statistiche della medicina ufficiale che aumenterebbero fittiziamente le percentuali di successo delle terapie oncologiche classificando come guarito un paziente che sopravvive per cinque anni, anche se poi muore dopo cinque anni e un giorno, vi sta raccontando panzane e quelle statistiche non le ha mai nemmeno viste da lontano. Perché se le avesse davvero lette (e si trovano facilmente in Rete), non ci avrebbe mai trovato parole come guarigione e successo, ma solo sopravvivenza e sopravvivenza libera da malattia. Fermo restando che chi ha avuto il cancro, considera sicuramente un successo essere ancora vivo dopo cinque anni.
Non esistono una medicina ufficiale e una medicina alternativa: esistono solo una medicina seria e una miriade di ciarlatani.
di parole grosse ce ne hanno dette parecchie e noi siamo abituate…prima “cancro2, da lì in poi tutto quello che viene è relativo
Hai ragione Cris, dopo quella parola, è tutto relativo
Pensa ad essere felice oggi e per il domani ? …….boh vedremo, siamo tutti su questa stessa barca, anche per me oggi buone notizie ! Brindiamo insieme !!!!
Io brindo sempre e solo ad acqua, ma più che volentieri alle tue buone notizie e alle mie!
Si sono parzialmente felice, perché il sarcoma al gomito dx, da aprile 2012 non da segni di recidivanti, ma a novembre 2012 si è ripresento sollo un altra forma, chiazze ad i polmoni. Da gennaio sono ancora in trattamento. Si sono felice perché il centro Oncologico di Aviano dove mi seguono, hanno detto il loro obbiettivo e di portami ad una situazione di recidiva anche ai Polmoni. Si sono felice, anche sé la strada sarà sempre segnata, da continui controlli, ma una lunga vita priva di recidive….
Chissà, Michele, forse qualche volta ci siamo incontrati senza conoscerci, perché anch’io sono in cura al CRO; magari ci siamo sfiorati in un corridoio o in ascensore, senza conoscerci ma conoscendoci come capita solo a chi ha avuto esperienze simili.
E magari, la prossima volta, ci scambieremo un sorriso di felicità.