Per il mese della diagnosi precoce. Ma soprattutto per chi inizia la battaglia.

Ne avete abbastanza di messaggi sulla sensibilizzazione per la diagnosi precoce (non confondetela con la prevenzione o VE MAGNO) del tumore al seno?
No?
Siamo in ottobre, noblesse oblige, perciò pappatevi questa. Poi fate mente locale e ricordate quando avete fatto l’ultima mammografia/ecografia/autopalpazione, e se è il caso provvedete o VE MAGNO naltra volta.
Buona visione!
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4 risposte a Per il mese della diagnosi precoce. Ma soprattutto per chi inizia la battaglia.

  1. Fabio ha detto:

    Vorremmo che si parlasse anche di altri tumori meno conosciuti di quello al seno che spesso attira la maggior parte dei finanziamenti. Per esempio il tumore del rene che è molto atipico, non risponde alla chemioterapia e del quale nessuno parla.

    • mamiga72 ha detto:

      Hai ragione in pieno, Fabio. Ma questo è un metablog: una raccolta di esperienze dirette, personali con il tumore, scritta da persone che hanno un loro blog personale che usano quella che chiamiamo blogterapia” come ulteriore supporto psicologico per affrontare il percorso oncologico. Pagine come la nostra danno questo specifico contributo, non sono finalizzate all’informazione medica. Attraverso la scrittura esterniamo il nostro vissuto. Io, e parlo mer me, lo faccio dal 2010, da quando mi sono ammalata per la prima volta. Mi è molto utile. Posso quindi parlare di tumore al seno perchè mi sono ammalata di tumore al seno. Altre autrici, qui, portano esperienza con altri tipi di tumore: linfoma di Hodgking, liposarcoma, ed altri. Sarebbe una gran cosa se riuscissimo a dare spazio ad altri autori che portino un contributo diverso, e siamo sempre aperti a ricevere segnalazioni di bloggers in questo senso.

      • Fabio ha detto:

        Io sono malato da poco più di tre anni e da subito al quarto stadio con una diagnosi che era ed è una sentenza di morte. A me non aiuterebbe scrivere di questa malattia se non in termini di sfogo. Ma non credo che a nessuno, che non sia un amico o un familiare, interessi gli sfoghi senza filtri di un malato di cancro. Non mi piacciono i discorsi di autoincitazione né i proclami di lotta o di resistenza. Non mi piace la retorica vuota e buonista che spesso accompagna il cancro. Non mi piacciono le parole: battaglia, sconfiggere, vincere, non mollare. Mi piacerebbe invece poter lavorare, poter fare il “mio” lavoro, cosa che il cancro mi ha tolto. Ed è questa la vera tragedia dalla quale non mi riprenderò mai, probabilmente.

  2. fulvialuna1 ha detto:

    Grazie per questo messaggio.

    Ti abbraccio.

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