Come sto?
Ho iniziato ufficialmente la tornata dei controlli, un po’ in anticipo per via dell’intervento imminente.
Oggi mi hanno detto che forse devo fare un piccolo accertamento, solo “per scrupolo”. Niente di strano, mi è già capitato altre tre volte: in passato mi sono sottoposta a RX torace, raggi a un braccio ed eco TV solo “per scrupolo”, ed è andato sempre tutto bene. E a tutte le amiche del mio club è successa la stessa cosa. Questa è la mia parte razionale, che parla. Il diavoletto irrazionale, appoggiato come un sinistro avvoltoio sulla mia spalla, mi ricorda invece che è stato “per scrupolo” che ho iniziato questa avventura del cavolo, e non si può mai dire. Io sono sempre della filosofia che è meglio un controllo in più, che uno in meno, ma non sono immune allo stress. Tradotto, starò male finché non metteranno nero su bianco che è tutto ok.
Ormai riconosco la faccia dei dottori quando sono scrupolosi, molto diversa da quella che hanno quando sono preoccupati, e ancora differente dalla maschera che indossano quando tutto va veramente storto. Questa era una faccia scrupolosa, niente di più. Però il diavoletto ricorda che tutto all’improvviso può cominciare a rotolare, con quel simpatico “effetto valanga” che rovina la vita tua e di chi ti vuole bene.
Oggi vorrei prendere a racchettate la mia parte irrazionale, e vivere di fatti, non di paure. Ma soprattutto vorrei che questo bastardo non fosse mai entrato nella mia vita, perché stasera quando sono tornata a casa non avevo la forza di sorridere e giocare con le mie bambine, volevo solo chiudermi nel mio brodo primordiale e concentrarmi sulle mie congetture.
So come si fa in questi casi: per non pensare non devo far altro che riempirmi le giornate a dismisura.
Ma l’ironia è che io non desidero affatto una vita piena, voglio solo sentirmi libera.
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