Crepuscolo in ospedale

Ieri pomeriggio sono stata al Policlinico Umberto I per una serie di accertamenti che sto facendo. Non c’è nulla di grave, ma sto provando a capire come mai tante cose le dimentico subito e come mai molte cose spesso mi si confondono nella testa ( ma solo da dopo quello che ho avuto). Mi sembra di riuscire a concentrarmi molto meno di prima. Ieri una dottoressa gentilissima mi ha fatto dei test e mi spiegava che probabilmente è solo un fattore emotivo dovuto al grosso trauma che ho avuto nella mia vita tra l’intervento, la diagnosi e la chemio.

E’ probabile che sia così, credo, perché per quanto uno si possa dimostrare forte, da qualche parte lo shock si deve pure manifestare.
Ma la sensazione strana che ho avuto è stata dovuta al fatto di essere in ospedale nel tardo pomeriggio, quando ormai si stava facendo buio. (Ci sono sempre tornata solo di mattina).
Mi ha ricordato moltissimo il periodo in cui sono stata ricoverata (un mese) nell’estate di quattro anni fa.
Ebbene, si dovrebbe dire, meno male, ne sono uscita, è tutto passato, però riesce anche ad affacciarsi una sorta di nostalgia per quei giorni. Sembra una cosa allucinante da dire, ma pensavo: sono stata qui così tanti giorni, vedevo il buio e la luce dalle finestre e non vedevo mai le strade fuori, sapevo a malapena quello che succedeva nel mondo. Vedevo gli amici, ed erano uno dei pochi contatti con il mondo esterno.
Eppure,  l’ospedale ti dà anche un senso di tranquillità strano, forse è una specie di culla fuori dal mondo, tanto che alla fine riesce pure a mancarti.
Mi ricordo le persone che c’erano, le infermiere (non tutte simpatiche), ma soprattutto ho anche dei buoni ricordi grazie all’assistenza continua che ho avuto dal mio compagno che forse non è riuscito ad entrare con me SOLO in sala operatoria. Per il resto è stato al mio fianco 24 ore su 24.
Forse è proprio per la sua presenza che alla fine il ricordo di quei giorni ormai lontani non è così traumatico da rievocare.
Insomma, mi mancano ulteriori parole per descrivere com’era strano vedere i viali dell’ospedale nell’oscurità illuminata dai lampioni,  dopo quattro anni.
Domani mattina ci ritornerò per fare i markers, ma l’ospedale di giorno ha un altro aspetto…è molto più “consueto”…

Il post originale qui
Pubblicità
Questa voce è stata pubblicata in Dopo, Esami e controlli e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.