Una “sana” risata

La scorsa settimana sono andato a togliere una cisti. Talmente piccola che è stata sufficiente un’iniezione di cortisone per scioglierla. Siccome mia madre si fida solo dell’Istituto dei Tumori, (credo che capiti quando salvano due volte la vita di tuo figlio…) per farle un favore piuttosto che andare da un normale dermatologo sono andato nel suddetto ospedale dal dottor G. Ero già stato in passato dal dottor G., un arzillo vecchietto (settantacinque anni più o meno) con un’esperienza quarantennale nel campo della cura dei tumori della pelle.

Ne è nato un simpatico siparietto, questo:

Dottor G.: Come va?
Io: Bene
Dottor G.: a che punto sei delle cure?
Io: Ho finito da circa un anno e mezzo dopo sei cicli e mezzo di chemioterapia. Sa, il metotrexate non lo tolleravo bene…
Dottor G.: Neanche io
Io:?
Dottor G.: Ho finito dieci giorni fa l’ultimo ciclo
Io: Cos’ha?
Dottor G.: Un carcinoma a retto e vescica
Io: Davanti e dietro insomma! Servizio completo!
Dottor G.: Si, pensa che mi avevano dato tre mesi…
Io: …
Dottor G.: Sei mesi fa, ah ah ah! Toh (e qui fa il gesto dell’ombrello)

Aggiornamento al 11/10/2010: il dottor G. è ancora vivo.

Qui il post originale

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