
Prima della malattia, i miei capelli erano lunghi. Molto lunghi (per intenderci fino al lato B). Erano castano chiaro, erano lisci. Avevo fatto un patto: li avrei tagliati corti nel caso in cui fossi diventata avvocato. Ma è andata diversamente.
Ci ha pensato prima il cancro facendomi saltare l’esame, ci ha pensato poi la chemio costringendomi a trasformarmi da Cugino Itt a Zio Fester in poco più di dieci minuti. Senza mezze misure, come sempre.
Avevo un sacco di fermagli per i miei lunghi capelli, con rassegnazione li ho raggruppati e ficcati da qualche parte. Oggi non ricordo dove. Non riesco più a trovarli. Mi è anche sorto il dubbio di averli buttati in un momento di rabbia. Non so. Rimosso dalla mente.
Comunque oggi ho rimediato comprando un nuovo fermaglio per i nuovi capelli. Sono cambiati, ora sono scuri e con i boccoli.
Comunque oggi ho rimediato comprando un nuovo fermaglio per i nuovi capelli. Sono cambiati, ora sono scuri e con i boccoli.
Da quando sono rispuntati, le forbici non hanno più avuto accesso nemmeno per aggiustare il taglio. Divieto assoluto. Loro adesso sono così. Così come sono cresciuti.
Capelli di due anni che possono essere legati e che, ahimè, mostrano le prime doppie punte.
Qui il post originale.