Sono lontani i tempi in cui passavamo i pomeriggi a fare sesso spensierato,
Basta un niente, che poi un niente non è, per interrompere bruscamente un’abitudine collaudata di coppia.
E’ bastato il tumore al seno, per rendere tutto più difficile.
Fino a 7 anni fa, era tutto perfetto fra di noi, c’era sintonia, c’era tanta voglia di stare assieme, di stare vicini, ci conoscevamo a menadito, era un piacere grande e immenso per noi passare i fine settimana a cercarci, a stuzzicarci a vicenda.
Era un dare ed un avere che faceva scintille. Specialmente nei lunghi pomeriggi d’inverno, quando li passavamo nel lettone a rotolarci, a ridere, a sbaciucchiarci, insomma a fare sesso da persone adulte e consenzienti, senza farci mancare nulla, esplorando e cercando nuovi piaceri.
Poi tutto all’improvviso il gioco si è rotto: tumore al seno.
Il mio seno, che non era mai stato un granchè esteticamente, ma a noi piaceva, si è ammalato, il mio seno destro mise un ostacolo al nostro piacere.
E da quel momento lì niente è più stato come prima. Mi sentivo mutilata, mi sentivo punita, per non aver usato il mio seno per la sua naturale funzione: allattare e niente altro.
Avevo usato il mio seno per trarre piacere, per dare piacere, ed ero stata punita, punita nella maniera più crudele: un tumore al seno.
Quel seno che non sarebbe mai più stato come prima, quel tumore che avrebbe sempre condizionato, da lì in poi, tutte le mie espressioni di sesso.
Ed è andato quasi sempre tutto bene fino all’intervento, alla chemioterapia, alla radioterapia, alla terapia ormonale.
Il sapere, il vedere il tuo seno malato, che sta marcendo, che morendo, dà una bella batosta alla libidine, ma poi l’intervento e tutto il resto completano l’opera. Niente sarà mai più come prima. C’è un naturale calo del desiderio dovuto alla mutilazione, anche solo parziale, del seno, c’è un calo della libido dovuto ai pensieri di malattia e di morte che affollano la mente, un calo di libine, dovuto alla grande lotta che comincia fra te, il tuo corpo e la medicina, e i tuoi pensieri, le tue energie sono tutte rivolte a cercare di sopravvivere ai pensieri, alle paure di tutti quei mesi, allo sconforto di vederti pelata, di vedere il tuo corpo che cambia repentinamente durante le terapie, prima magro e sofferente, poi gonfio per le terapie chemioterapiche, ed è tutto in discesa, il sesso ormai fa parte di un mondo che non ricordi più, è sempre più difficile trovare la voglia di spendere energie per ritrovare una sessualità che è perduta.
E in tutto questo ci si mette pure il tuo partner, che ti sostiene, ti affianca, ma ha ancora le sue pulsioni, le sue voglie, i suoi ormoni che richiedono attenzione, un’attenzione che il tuo corpo e la tua mente non sono più in grado di fornire. Ti sembra tutto talmente relativo, talmetne superfluo da rendere lontana anni luce da te, l’idea di riprendere a fare sesso.
La mazzata finale arriva con al terapa ormonale, dove tutto sparisce, dove dopo anni di terapia per ammazzare tutto quello che può essere la causa di un ritorno del tumore, e ti ritrovi con la libidine azzerata.
E da lì comincia la grande fatica di ricominciare a pensare, a fare sesso con quel partner che hai al tuo fianco, e ti rendi conto che per te è una fatica, quasi un sacrificio, ma ogni tanto dovrai pure pensare anche ai suoi bisogni, alle sue esigenze.
E allora succede che ti immoli come una martire cristiana alle esigenze degli ormoni, e per te è un sacrificio, perché per te non c’è nessun pulsione, nessun interesse, c’è solamente questo grande amore per questa persona che ti fa chiudere gli occhi, ascoltare le sue mani sul tuo corpo, il suo respire affannoso per la vicinanza del tuo corpo, chiudi gli occhi e ti lasci trascinare in questo vortice, sapendo che alla fine ne avrai tratto beneficio, sapendo di aver regalato un momento di felicità a chi ti sta a fianco tutti giorni, che ti ha supportato e sopportato durante tutti i giorni e mesi di lotta al cancro.
Sapendo che per queta persona le tue mutilazioni non esistono, ti illudi per un attimo,che il tuo corpo sia ancora quello di 7 anni fa.
Qui il post originale
Ci sono le difficoltà oggettive legate alle cure, ci sono le nostre difficoltà ad accettare quel corpo che non riconosciamo. Si è rotta la nostra integrità, ci puniamo allontanando il corpo dal nostro sentire. Un lento e faticoso cammino ci dovrebbe riportare all’armonia con noi stessi dopo l’esperienza. Quando quell’armonia arriva siamo pronte a godere di nuovo del nostro corpo. Non è il mio corpo che non vuole, sono io che non avevo accettato la mia esperienza.
Questo è il mio vissuto che desidero comunicare a ziacris.
Stefania è proprio un calo ormonale che manda tutto in pensione, per quanto ci si possa sforzare è proprio la libido che manca, non ne senti nemmeno la necessità.
Potrei quasi dire di avere raggiunto la pace dei sensi e il mio tempo lo impiego in altra maniera, il mio amore verso il compagno è dimostrato in altra maniera, magari passando serate e giornate assieme a parlare, girando per mercatini o per chiese.
Poi quando capita non ci si tira indietro, anzi, ben venga, ma se l’iniziativa deve partire da me…stai fresca!!!!
Bello e interessante il sito
CIAO………….SONO STATA OPERATA AL SENO ,IL 16 GENNAIO 2008 . AVEVO 43 ANNI. MASTECTOMIA AL SENO SINISTRO….RICOSTRUITA CON PROTESI….MA DA ALLORA NON RIESCO A FARE L’AMORE CON IL MIO COMPAGNO E PADRE DEI MIEI FIGLI:……………………………………..BARBARA.
Ciao Barbara, ti capisco e posso immaginare quello che stai provando.
E’ dura, molto dura da accettare, è uno sfregio grande, enorme, e la menopausa indotta è quella che ammazza defintivamente gli ormoni e il desiderio precipita fino a saprire, ma con un po’ di pazienza vedrai che riuscirai a ritrovare l’armonia con tuo marito.
Baci e abbracci
Ciao, ho letto con attenzione. Ho cercato di pensare a cosa dire perchè abbia un senso vero e possa confortare. Da un lato sono in difficoltà, non ho fatto la cura ormonale e quindi non ho provato l’esperienza del calo del desiderio. Il mio vissuto è di malattia e di abbandono, durante la malattia, da parte del compagno. Poi la solitudine accompagnata da una crisi profonda in cui mi sembrava tutto girasse attorno al vuoto sul mio torace. Mi sembrava impossibile essere ancora desiderata. Dopo circa 6 anni, una volta elaborati i tristi eventi, iniziai a piacermi di nuovo. Cambiai il look (cappelli, trucco,..), incominciai a giocare con il mio nuovo aspetto. Un uomo passando per strada colse questa mia vitalità, ebbi una relazione soddisfacente dove capii perfettamente che avevo ancora il desiderio e che gli uomini a cui sarei piaciuta non si fermano davanti al vuoto. Il mio dolore aveva bloccato per 6 anni la mia vitalità e desiderio, non lo aveva bloccato la mia ferita sul corpo. Dal punto di vista pratico fare delle cose che hanno gratificato il mio aspetto mi ha aiutato
Ciao Stefania, ho letto e riflettuto. sono arrivata alla conclusioneche mi dispiace tantissimo per quello che ti è successo con lo pseudo cpmpagno che avevi al fianco, non mi sento di dirti altro che, da quel lato, hai avuto fortuna, di personaggi delgenere in certe situazioni non ce ne è bisogno, anzi possono solamente fare dei danni e niente altro.
Dall’altro lato sono veramente felice per la bella conclusione, del nuovo compagno che hai al fianco e che ti può aiutare tanto.
Forse non è ben chiaro il concetto che volevo esprimere nel post, ma in fondo intendevo dire che, se l’iniziativa deve parire da me, stiamo freschi, non ho più nessun impulso, nessuna spinta verso il sesso,, a volte è parecchio doloroso fisicamente affrontare un rapporto, un momento di coccole con il marito, ma lo vivo sempre come un momento pieno di emozioni.
grazie per aver chiarito cosa volevi dire e anche delle belle parole che spero siano anche di conforto a Barbara (che non capisco se ci legge o se rispondendo in coda a te vedi solo tu). comunque, detto tra noi ;);), quella seconda relazione fu solo una piacevole avventura, sono di nuovo sola ma in questo momento va bene così. ciao
quando leggo queste testimonianze che raccontano la nostra realtà non posso non sentire una certa amarezza. il cancro è proprio come un gigantesco tritacarne. non risparmia nulla. dopo sentenza,operazione,chemio,radio,cura ormonale,menopausa indotta,controlli,attese anche la nostra vita intima viene lacerata.con tutte le conseguenze. certo direte voi non vale per tutti, ma anche fossimo solo due a patirne della situazione, quelle due, con il loro carico di dolore, valgono mille!!!!
Ciao Viola, credo comunque che queste testimonianze di menopausa siano comuni a tutte le donne, sia a quelle operate che a quelle “sane”. Certo che noi, magari, ci passiamo prima e fatichiamo di più a riprenderci, ma con tanta pazienza da parte nostra e di chi ci sta accanto, le cose si appianano ed evolvo in maniera diversa. Certamente nulla sarà più come prima, ma una vita e un’intesa fisica e del cuore si trova, lavorando su di noi e con un po’ di tempo
Baci
Ciao ragazze, voglio dire la mia….
Per me il sesso è sempre statao difficile anche prima dell’intervento, per tanti problemi. E questo nonostante grande sentimento e grande amore da parte del mio compagno.
Certo adesso non è migliorato….la mutilazione, gli ormoni ballerini, i chili in più, la sensazione di gonfiore e tutto il resto. Io non mi piacevo nemmeno prima, fisicamente, e tanto meno adesso, è un abisso da cui non so come risalire. Il mio compagno mi guarda e mi tranquillizza, mi accarezza il seno ricostruito (che fa paura!) e mi dice che secondo lui è il più bello del mondo. E mio scoppio a piangere. Da una parte la sua tenerezza infinita mi mette ancora più a dura prova, dall’altra io quando cedo ai SUOI ormoni, cedo per accontentarlo, nel senso che dice ziacris: per fare qualcosa all’uomo che amo, che mi supporta e mi sopporta.
Non so, forse è ancora tutto troppo fresco, forse col tempo migliorerà tutto….ma adesso è tristemente così.
E ha ragione anche Viola: il cancro è un tritacarne. Passa sopra a tutto.
Un abbraccio a tutte
Ciao Bianca, certo che bisgona cercare piano piano un equilibrio, parlandone, anche se parlarne al partner a volte è dura, li capisco, faticano a comprendere determinate ragioni, ma, come dicevo, parlandone e armandosi di pazienza si arriva ad apprezzare di nuovo la vita a due, magari non più come prima, ma ricominciando ad emozionarsi per una carezza o una parola
Ciao a tutte voi,avevo 31 anni quando sono stata mastectomizzata e messa in menopausa…e 36 quando mi è stato asportato l’utero!!! Adesso ne ho 41.
Ho pensato in certi momenti che devo essere proprio pazza se non esco ancora di testa!, ma in realtà penso di essere solo molto fortunata perchè ho un marito splendido che mi rassicura di continuo e vive con pazienza la mia “pace dei sensi”.
Cara Ziacris,hai ragione tu nulla è come prima, infatti l’intesa che c’è oggi non c’era 10 anni fa, la voglia di stare insieme anche solo per farci le coccole o chiacchierare un pò, ma c’è voluto tanto tempo e tanto tanto amore!
Ciao a tutte.
Non so se è ancora attivo questo argomento, ma io ci provo lo stesso.
La mia adorata moglie ha avuto la stessa vostra sorte, anche se alla tiroide invece che al seno.
Leggendo le vostre esperienze, in particolare per quanto riguarda la relazione con i vostri compagni, sento il bisogno di condividere anche la mia di esperienza.
E’ vero, lei non mi vuole più e la cosa mi fa soffrire, ma non è solo la pulsione sessuale…è la mancanza di contatto, complicità..non so se riuscite a capirmi…io mi sento fuori dal perimetro dei suoi bisogni, mi capite?
Io non posso accettare di fare l’ amore per “condiscendenza” o per riconoscenza!
Ecco perchè io non mi propongo più con lei, ma non so se sbaglio anche a fare così…
La amo e l’ amerò per sempre, non cercherò mai altrove quello che non posso avere con lei, ma la mia vita sembra una piantina appassita.
Vi auguro ogni bene
Marco
quando mi e’ stato diagnosticato il cancro e ho subito la mastectomia, mio marito ha iniziato a dormire in un’altra stanza.. per lasciarmi spazio sul lettone. durante la chemio, ha continuato cosi, per non essere disturbato dalle mie vampate di calore. poi mi ha chiesto il divorzio.
mi ci sono voluti anni, e degli amanti, a capire che la cicatrice sul mio seno non spaventa i maschi “normali”.
adesso il cancro e’ tornato. sono sola. menopausa indotta. ho paura. mi sento sola. vorrei un compagno che sapesse vedere “oltre”.
io sto cominciando ora la terapia anti-ormonale e tutti mi dicono fortunata perchè mi sono state risparmiate le chemio. Forse, ma nemmeno questa terapia è esattamente una passeggiata. Mi viene la pelle d’oca a leggere questi racconti, ma come, fare sesso perchè devo a 36 anni? Ma davvero muore tutto così? Non c’è speranza? Nessuna tenue fiammella resta? Siamo solo ormoni? Io non so se ce la faccio, per 5 anni, a vivere così.