Dovrei andare a ritirare l’esito della tac. Ma non ci vado. Non voglio tornare nello stesso reparto dove, tre anni fa, proprio oggi, mi hanno detto che avevo il cancro.
L’altro giorno ho fatto la tac, e l’infermiera che mi ha preparato si è ricordata di me. Cioè di lui. In quel reparto non si ricordano di me, si ricordano di lui… e di conseguenza di me.
Le ho chiesto come faceva a ricordarsi dopo tre anni.
Mi ha risposto che della mia diagnosi, nel reparto, se n’era parlato per un po’: nessun radiologo, neanche tra quelli più anziani, aveva mai visto un cancro di quel tipo, e quindi le è rimasto impresso. A me invece è rimasto impresso per altri ovvi motivi. E oggi a ritirare quell’esito non ci andrò…
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