
Là fuori ti ha spinto il malessere mentale, ancora una volta sei in ostaggio dei tuoi pensieri.
Freddo.
Resisti.
La pedalata si fa man mano rotonda, le gambe girano in perfetta armonia con il vento tra i capelli.
Azzardi una salita… e poi un’altra…
Armonia.
Pace.
Discesa. Discesa veloce. Troppo veloce…
Adrenalina.
Ritorni a casa.
Il malessere è rimasto là fuori da qualche parte.
Sei leggera.
Allunghi i muscoli. La parte danneggiata dal cancro si lamenta un po’, le gambe chiedono pietà. Tutto regolare.
Endorfine.
Ti rifletti nello specchio, sei lì nel tuo completo invernale giallo. Il tuo preferito che finalmente sei riuscita a reinfilarti dopo anni.
Gli occhi brillano al centro della tua faccia paonazza.
Hai paura solo a pensarlo. Sì, una fottutissima paura!
Ma non riesci a trattenerti dall’esclamare:
“Cazzo, come mi sento bene!”
Qui il post originale
e se provassimo a pensarlo un po’ più spesso?
la fatica fisica, per me, è sempre stata un buon deterrente per i malesseri mentali, che sono quelli che ti stroncano di più rispetto al malessere fisico, quello almeno hai un punto ben preciso che ti fa male….
Ziacris
bello 🙂
Che piacere leggere queste parole..
Che bello potere dire: sto bene!!!
Ancora meglio poterle dire senza doversene meravigliare..
Intanto mi rileggo il tuo scritto…. fa bene anche a me: quasi quasi sto meglio pure io.
Un abbraccio grande
Claudia
potente! bellissimo 🙂
una bella immagine… da una bella carica 🙂
Wow… sapere che la sensazione di benessere che mi regala un giro in bici è così contagiosa mi fa stare ancora meglio. Grazieeeee!