Linfoma di Hodgkin. Per gli amici linfogranuloma maligno o linfosarcoma. Tre nomi che fanno paura. Per i matusa, morbo di Hodgkin o malattia di Hodgkin. Due nomenclature decisamente più rassicuranti. Si, ok, ma è un cancro o un virus?

Capita spesso di sentir parlare di “morbo” di Hodgkin, piuttosto che di linfoma. La cosa è curiosa se si pensa che non si tratta di un virus, ma di un cancro. La verità è che il Dottor Hodgkin e il Dottor Sternberg hanno preso un paio di cantonate fatte bene, ma d’altra parte non sono da biasimare: i linfomi sono malattie molto particolari e a loro modo “furbe”.  Se confondono il sistema linfatico – che di mestiere combatte virus e malattie -, è facile che facciano fessi degli studiosi, specialmente se parliamo della metà dell’ottocento/primi del novecento.

Nel 1832 Sir Thomas Hodgkin, tra un’autopsia e l’altra, osservò per primo questa malattia senza però capire bene con chi aveva a che fare: era convinto, infatti, che si trattasse di un virus non meglio identificato e pensò “Io che roba è questa non l’ho capito, sembra tubercolosi ma non è, ma dato che secondo me è una seccatura non da poco, io, nel dubbio, evito di dargli il mio nome così, in caso, me ne tiro fuori.”. La situazione era talmente misteriosa che per molto tempo anche la dicitura morbo rischiava di essere troppo specifica e il disturbo veniva spesso chiamato “malattia di Hodgkin”. Una roba che più all’acqua di rose di così non si poteva, ma erano altri tempi e più di tanto non si poteva fare. La dicitura “morbo di Hodgkin”, in realtà, si deve a Wilks che studiò la malattia una trentina di anni dopo Hodgkin e decise di appiopparle il nome del suo scopritore.

Più tardi, nel 1898 o giù di lì, Reed e Stenberg, forti delle nuove tecnologie, sfruttando il microscopio (all’epoca una novità) ebbero modo di osservare le cellule del “morbo” di Hodgkin. Osservarono per bene quella che prese il nome di cellula di Reed-Sternberg, ossia la cellula fondamentale del linfoma. Si tratta di cellule parecchio grandi e con ben due nuclei (melius abundare quam deficere) che proprio per questa caratteristica vengono chiamate cellule “a occhio di gufo”: i due nuclei, infatti, le fanno sembrare dei gufetti con gli occhioni sgranati.

Sternberg studiò al lungo la malattia e giunse alla conclusione che, proprio come pensava Hodgkin, si doveva trattare di una variante della tubercolosi.

Solo in tempi relativamente recenti si è fatta luce sulla reale identità della malattia, e si è anche capito perché era così facile confonderla con un virus. Ricordate la cellula di Reed-Sternberg? Bene. Quella carogna, a grandi linee, si comporta come fosse un virus. I linfociti la circondano e iniziano a fare il loro mestiere, comportandosi come se stessero combattendo un virus. Ad un certo punto, inevitabilmente, vanno in tilt perché stanno trattando come un virus qualcosa che un virus non è.  Così, la cellula di Reed-Sternberg – approfittando dello stato confusionale dei linfociti (“ma che è questo?” “boh, mai visto!” “e che facciamo?” “ma che ne so, tu gonfialo di botte che chi mena prima, mena due volte!”) li corrompe. E così quelli si ammalano e forniscono nutrimento e protezione alla cellula di Reed-Sternberg, che fa il suo porco comodo.

E questa è la tribolata storia del linfoma di Hodgkin e dei ricercatori che si sono occupati di lui. La cosa curiosa è che ancora devo capire chi è che finalmente lo ha identificato come cancro. A lui va il mio pensiero perché è l’unico che ci ha capito qualcosa, ma anche l’unico che nessuno ricorda!

Il post originale è qui

 
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9 risposte a

  1. sissi ha detto:

    te l’ho detto, abbiamo avuto il cancro più sfigato 😦
    e cmq io ho finito la chemio prima di aver imparato a dire “hod-g-kin”!
    bacio
    s

  2. rominafan ha detto:

    Poi ti stupisci se il mio medico per nove mesi mi ha curato con gli antistaminici?!

  3. sissi ha detto:

    mmm, no a dire il vero :;)
    s

  4. Giulia ha detto:

    Complimenti per il blog,penso sia davvero d’aiuto sapere di non essere soli davanti al male..un saluto

  5. erika. ha detto:

    Ciao ragazze,sono Erika
    io non ho il cancro,ma la sclerosi multipla.
    Volevo solo farvi sapere che vi ammiro e vi sono vicina..anche io sono iscritta ad un forum
    che tratta la mia patologia e so quanto sia positivo poter parlare con la certezza di essere capiti..
    Vi abbraccio forte..se fossi li lo farei con tutti voi.

    • mary ha detto:

      Ciao Erika, come te per caso sono entrata in questo forum, e come te… per caso… a vent’anni, mi scopro avere un’amica in più: la sclerosi. Io non ho mai più avuto legami virtuali con ragazzi/e con il mio stesso problema … mi ero iscritta a sclerosi.org solo 10anni fà, all’esordio della malattia. Ma stanotte sono qui e ho letto di te… e ho pensato di scriverti, anche solo per dirti” ciao cara, ci sono anch’io” … e sapere cosa si prova a parlar con qualcuno che…. ha qualcosa in comune con me, che và oltre i gusti musicali o il lavoro! Beh…. questo è tutto… se ti và…. scrivimi pure. Abbraccio te e tutte le fantastiche ragazze che ho letto qui! Mary

  6. erika. ha detto:

    Nel mio piccolo,vorrei poter fare qualcosa che lenisca un pò il dolore che provate.
    Vorrei diventare una psico oncologa.
    Anche se è veramente molto difficile pensare al domani..

  7. Pingback: Stenberg Aviation Art | Airplane Prints

  8. vanessa ha detto:

    ciao a tutti… io sono una ragazza di ventanni.. che cm voi ha avuto a che fare con il linfoma di hodgkin… solo ora sn venuta a conoscenza di questo blog e anche se sn guarita sn molto contenta di poterne parlare cn qualcuno che abbia avuto la mia stessa esperienza..:).. un abbraccio!

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