Prendete questo post come viene: oggi ho fatto la chemio e benché l’effetto si faccia sentire più forte a partire dai due giorni successivi, sono comunque invasa di roba tossica che la metà stenderebbe un rinoceronte, per cui usate le pinzette mentre leggette qua.
Sono arrabbiata. Lo devo riconoscere. Da quando ho aperto questo blog forse ho innervosito parecchie persone con la mia calma, forse qualcuno avrà pensato che fosse una costruzione e non escludo che lo sia, in parte. Spesso mi sono descritta calma per calmarmi, questo sì. E però, inutile negarlo, da qualche mese mi arrabbio facilmente. Oddio, l’ho sempre fatto, sono una stronzetta io, prendo fuoco facile, anche se poi me lo scordo subito. Insomma non ho un carattere dolce dolce. Chiedetelo alla povera Nina che si becca un sacco di liti mamma-figlia, di cui se ne merita, forse, un quarto.
Però ora è diverso, sono arrabbiata in generale. Non ce l’ho con la mia malattia, non ce l’ho con chi, in ambito medico, ha molto sbagliato con me. Ma tollero molto meno gli altri. Da quando prima del viaggio ho avuto la mia furibonda litigata, benché quella poi sia in via di risoluzione, è come se avessi stappato un mondo di cose inespresse e non dette finora. Perché ne ho sempre mandate giù tantissime. E adesso non mi va più. Non perdono i messaggi/telefonate egoistici e mal espressi di chi pensa che buttarti addosso le proprie presunte rogne sia un modo di farti capire che non sei solo. Non tollero chi si fa sentire solo per sapere come sono andati i controlli. Non ci sto a perdonare i silenzi codardi di chi non ti chiama mai. Neanche una volta in 9 mesi. Non ci sto che non mi si faccia passare nemmeno un momento di nervosismo e di stanchezza e che mi si critichi. Non ci sto. E’ normale che ci si critichi, ma francamente forse nel mio caso le critiche possono passare. Ho il cancro da 4 anni e mezzo, non ho più un lavoro, non ho più una vita sociale, le chemio mi hanno devastato per cui non ho nemmeno più un volto che riconosco (per non parlare di un sedere), non ho una vita relazionale proprio sana o minimamente normale. E allora va bene così. Va bene così come cucino come tengo casa come educo le mie figlie come mi vesto, va bene così. O con me, o contro di me. Ho bisogno di gente che ci sostenga, non di persone che mi ricordano che potremmo essere malati tutti. E però magari voi non lo siete e io sì e allora se non ci state a saperci sostenere, non è che si senta proprio il bisogno di una critica anche costruttiva, anche in buona fede. Anche no. Facciamo una fatica inimmaginabile, ci servono le pacche sulla spalla, magari non quelle pietose, ma quelle di sostegno. Non ci serve: “su con quelle ginocchia, non si corre così una maratona!”
Che poi ora non vorrei che si scatenasse il senso di colpa tra chi legge questo post. Chi legge qui è esentato da questa mia arrabbiatura (con rarissime eccezioni e loro lo sanno di chi sto parlando).
Tranquilli ecco non ce l’ho con voi, voi ci siete, siete qui e si sente, eccome.
Però, lo vedete, sono arrabbiata e non è da me. Non mi piace essere così arrabbiata perché so che non mi serve e non mi fa stare meglio. Per cui ora ci lavoro su questa cosa. Non perché credo che non serva un minimo di rabbia ogni tanto, ma perché non serve sentirsi feriti dai comportamenti inadeguati – o presunti tali – degli altri. E’ assurdo che io mi senta ancora ferita da una frase sbagliata, da un messaggio mancato, da una proposta che semplicemente per me equivale all’impossibilità della mia vita in generale. Non va bene. Gli altri hanno tutto il diritto di sbagliare, ma io ho il dovere di non soffrirci. Ci vuole distanza. Ci vuole che le molli le cose che stanno lì a fare rognk rognk dentro di te e rodono le tue ore migliori. Non so come farò, ma sapere che comincio a lavorarci da adesso, da questo post, già mi fa stare meglio.
Anche questa è blogterapia.
Anche se magari è un po’ tossica.
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Hai tutto il diritto di vivere i tuoi giorni come ti pare. Non ti conosco, ma mi piace come scrivi. Ritengo più che giustificata la rabbia e le relative reazioni. Ti mando un vagone carico di ammirazione e il mio grazie. Se vuoi spedire invettive nei miei confronti, indirizzale pure verso la Toscana.
Un abbraccio.
mi rendo conto a quasi tre mesi di distanza che non ho mai risposto ai commenti qui, e me ne scuso. grazie del sostegno…questo è un periodo migliore, ma ancora ho dei momentini tutti miei 😉
a sicuramente è un momento migliore. approfittiamone!
Brava Wide, questa è la grinta che ci vuole, e al diavolo tutti quelli che “non” ! (non capiscono, non dicono, non tacciono, non vengono, non se ne vanno, non telefonano, non evitano di telefonare e chi più ne ha più ne metta..) . La cosa importante sei tu, la tua salute, la tua adorabile famigliola. Al diavolo tutto il resto. Un abbraccio forte, Dany
hai detto benissimo dani: quello che non!! fantastica definizione (non volevo disturbarti, pensavo non volessi compagnia, etc etc)
Tutte noi che siamo state a contatto con questa malattia, a volte siamo arrabbiate con il mondo !
e sicuramente abbiamo il diritto di esprimerlo specialmente quando incontriamo gente stupida, superficiale ed egoista. Personalmente non sopporto più questo tipo di persone, ho deciso che dedicherò il mio (speriamo tanto) tempo a quelle che mi danno qualcosa a livello umano ed emozionale. Non me frega un bel niente della compagnia di amiche che si preoccupano solo della comparsa di rughe o di acquistare abbigliamento rigorosamente firmato. E adesso ho anche io il bisogno di dirle in faccia queste cose, non sono più disposta a mediare !
Pertanto Ti capisco e ti consiglio di essere sempre te stessa: a volte dolce a volte incazzata.
Un abbraccio ed un grande “in bocca al lupo” Sony
giustissimo..diciamo che dopo quasi tre mesi ho capito che per me la cosa migliore è neanche arrabbiarmi (mi coinvolge troppo, mi fa male) ma semplicemente prendere le distanze e fare tanto tanto silenzio davanti a persone che non se ne può più!
Carissima, effettivamente anche a me è capitato( e ovviamente essendo una persona molto calma e controllata,mi ha, anche, molto sorpreso), di essermi arrabbiata. Ma non con la malattia o con quello che la circonda, ma dall’ ipocrisia delle persone. Amiche … se così possiamo chiamarle, che saputo dell’intervento subito, hanno aspettato 6 mesi prima di chiamarmi ( giustificandosi che in questi casi, non sapevano cosa dirmi, e non sono riuscite a chiamarmi prima!) ed ora sono 2 anni che non le sento ! Caspita…, mi viene da pensare, e se prendevo la lebbra, all’ora cosa facevano?
Ma, ti posso assicurare, che queste persone, mi hanno fatto anche capire, una cosa molto importante, che se non avessi toccato con mano, portata da questa malattia, non avrei capito
Che,CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO, è proprio vero, ma è altrettanto vero che i tesori non li trova nessuno e non esistono.
Però, possiamo contare, sempre e solo sull’appoggio dei nostri famigliari, che col loro amore vero, ci ripagano dalle mancanze e dalle sofferenze che purtroppo siamo costrette (nostro malgrado), da questo, percorso di vita che ci è stato riservato! Questo è il vero TESORO, che abbiamo scoperto, ancora di più, ORA!
Un abbraccio forte.
cin
beh, se devo dirti la verità, io ho avuto molto più supporto dagli amici, che non dai miei familiari più vicini…che sono anche quelli che mi hanno dato motivi su motivi per arrabbiarmi in questi anni. anzi lasciamo perdere che se ci penso mi ri-arrabbio e invece sono in un buon periodo adesso 😉
Ciao, ho letto quello che hai scritto , praticamente ti ho conosciuta ieri, non pensavo di ritrovare qualcuno grande come Annastaccatolisa, forse mi prendo troppa confidenza , ma le tue parole sono vive com’erano le sue, ti vedo come un’ artista ,le tue passioni sono il teatro ,la musica e la lettura, altrimenti come fai a scrivere cosi’?io ti aspetto, voglio leggerti presto, si ,ho detto voglio.
grazie, anna lisa è un’anima grande, grazie delle tue parole.
no i tesori esistono i tesori si trovano
io sn stata aiutata sostenuta nei 9 mesi di malattia di mio papà
forse sono stata fortunata ma è stato così
voi siete arrabbiati e avete ragione di esserlo, noi siamo impreparati e da quì le gaffe, i pasticci ma questa bestia quando si abbatte su qualcuno nn le dà il tempo di realizzare che già è tutto cambiato.
un abbraccio
hai ragione isabella, è vero che molta parte della solitudine che noi sentiamo è lo specchio della solitudine che voi provate ad affrontare la paura, il senso di impotenza, per chi si ama che affronta una malattia grave…non è facile…ma quando scrivevo che è blogterapia era anche per questo, proprio per curare attraverso le parole sentimenti negativi che non sono poi forse colpa di nessuno…
Cara capisco la tua rabbia, ma ti assicuro per esperienza personale che non ti fa bene, cerca di non pensare agli altri ma solo a te stessa e al fatto che se riesci a raggiungere un equilibrio e una calma interiore questo ti aiuta a combattere il cancro.Purtroppo quasi tutti siamo circondati da persone che ad una notizia del genere hanno delle reazioni di fronte alla malattia di allontanamento perchè la malattia fa paura e esserti vicini significa che devono coinvolgersi emotivamente e loro non sono disposti a farlo.Io al contrario di cin a parte mia figlia non ho avuto l’appoggio dei miei familiari incominciando da mio marito,ma in compenso ho avuto delle amiche che anche se alcune solo telefonicamente mi hanno fatto sentire di contare qualcosa per loro.Impara a farti scivolare addosso le critiche non devi giustificarti con nessuno di come affronti la malattia e tieniti alla lontana dalle persone che ti innervosicono non degne di te dicendole semplicemente che il tempo della tua unica irripetibile vita non lo puoi sprecare a parlare con loro,vedrai che non si faranno più vive.
cara viola, mi spiace che tu non haI avuto appoggio dai famigliari, in special modo dal marito, perchè il mio, che prima era, preso dalla carriera , dal lavoro, dai viaggi quando è successo si e FERMATO! E credo che quello che più ha imparato da questa storia (che non è finita e chissà quando… finirà!) sia stato lui, l’uomo che sembrava maturo e a cui non mancava niente, invece stava mancando proprio quello che (detto da lui) era più importante, perchè il lavoro e i viaggi li faceva solo per far star bene NOI!
Cmq credo che le tue amiche abbiano saputo riempire bene questo vuoto facendoti sentire IMPORTANTE che in definitiva (fatto da un famigliare o da amici) è lo stesso!
Baci Cin
infatti, non è importa da dove ci arriva l’amore, l’importante è che arrivi, senza saremmo perdute…lo dico sempre io che con la rete di sostegno che ho (di cui anche il blog fa parte, cioè voi che ci leggete) sono superfortunata
bacio!
viola sono con te al 100%!
un abbraccio
be’ io personalmente non sono neanche piu’ arrabbiata……….sono solo stanca ………..!Lotto insieme a mia madre da circa 13 anni (è lei che è malata)……..!Lei è forte ma siccome stiamo per affrontare la terza recidiva a distanza di un anno e mezzo………..noi ti giuro non abbiamo neanche piu’ la forza per essere ……..ARRABBIATE! E se ti puo’ consolare e capirai il mio senso di profonda depressione l’anno scorso anche mia sorella a soli 38 anni e’ stata operata dello stesso tumore al seno e chemio-trattata sia prima che dopo…………NON POSSO PIU’ ESSERE ARRABBIATA! IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO!BACI MARIELE!
in bocca al lupo a voi mariele, ci vuole un sacco di forza, hai ragione, non ne sprecate nemmeno una goccia ad essere arrabbiate. mi riprometto di non farlo neanche io!
un abbraccio
Buongiorno a tutti/e. Sono Luca e da poco tempo sono entrato in questo mondo, indirettamente perchè il mio papà ad avere un cancro al polmone. Voglio dare un piccolo aiuto e un messaggio di amore e vicinanza morale a chi sta lottando e combattendo con tutte le sue forze questo male. Sono sempre stato uno sportivo, e so che nello sport, come nella vita, quello che conta più di tutto è la motivazione, la convinzione, la voglia di vincere e di non lasciare nulla all’avversario. Mi viene da pensare che sia una partita sproporzionata Combattete, combattiamo assieme non lasciando nulla d’intentato! Forza a tutti, faciamoci forza a vicenda!
Un abraccio sincero,
Luca
grazie delle tue parole Luca, auguro il meglio a te e a tuo padre. un abraccio anche da me
LA PROFONDITA’ DELLE VOSTRE PAROLE MI LASCIA SENZA FIATO………..VI AMMIRO E CREDO FERMAMENTE CHE VINCERETE LE VOSTRE BATTAGLIE, UN PASSO ALLA VOLTA SENZA MAI MOLLARE! VI ABBRACCIO TUTTI.
grazie nadia, ti abbracciamo anche noi!
salve a tutti ho 40 anni all’ età di 25 anni ho subito un isterectomia totale a causa di un ademocarcinoma ho fatto cicli di chemio che mi hanno debilitatà dentro e fuori mi vedevo allo specchio e nn mi riconoscevo più io cosi felice e solare mi ritrovavo piu tempo in bagno a vomitare che a progettare il mio nuovo inizio di vita matrimoniale e già mi ero sposata da 8 mesi vi dirò appena lo saputo ho chiesto a mio marito di separaci volevo vivere sola la malattia nn volevo costringerlo a vivere con una una donna che nn avrebbe potuto realizzare il desiderio di un figlio propio io che amo i bimbi mi ritrovavo a nn poter provare la gioia più grande che una donna poteva provare ma nella mia malattia mio marito e stato la mia colonna portante mi organizzava le giornate facendomi stare bene la mia famiglia si chiusa a cerchio attorno a me dandomi tanta energia positiva adesso sono passati 15 anni sto bene vivo con mio marito ancora ma odio la malatttìia e la odio ancora di più perchè mi ha tolto il bene più prezioso un figlio avvolte avrei preferito morire so che una parola brutta ma credetemi e dura sentirsi la mosca bianca quando sei con le amiche ti raccontano delle prodezze dei figli ed io nn ho cosa raccontare mi sento un candella che ogni giorno si sta spegnendo nn mi interessa più nulla chiamatela depressione io la chiamo tumore maledetto xkè a me scusate il mio sfogo
questo è uno dei post più interessanti: come cambiano le relazioni sociali quando cominci la trafila!
Perchè le terapie e gli iterventi sono una rogna…ma se li fai senza un supoprto psicologico diventano un inferno.
Io mi sono meravigliato del fatto che le persone che mi sono state più vicino (parenti a parte), e che mi hanno tirato su il morale, sono state quelle dalle quali non mi sarei mai aspettato sostegno. Altri invece rimuovono…..fanno finta di niente…. si distraggono del tipo ” ma che ancora devi fare terapia?…ma non avevi finito?” … oppure “ma ti hanno operato in laparoscopia vero” (!!!!) . Io gli risponderei sta cippa in laparoscopia!! due interventi i cinque mesi più le terapie.
Ad ogni modo non ce la faccio ancora ad essere astioso, probabilmente perchè ancora non sono arrivato al limite della sopportazione, ancora mantengo la posizione, ancora mi rialzo dopo ogni passaggio e torno a fare quello che facevo prima. Durante la chemio sono stato a sciare e i miei amici non riuscivano a starmi dietro!!! Forse è per quello che rimuovono!
In definitiva mi sento di dire che la vita è fatta di cicli (non chemioterapici) …gil amici vanno e vengono, e solo quelli veri rimangono!
PEr il resto sono d’accordo sul fatto che non bisogna dissipare energie e tempo con rancori e arrabbiature inutili. Il futuro è incerto….meglio divertirsi finchè si può!
Buona guarigione a tutti!!!!!
Stefano