E tra una scossa e l’altra, l’oncologo le disse: “Julia, sono passati cinque anni dalla diagnosi e dalla cura. Vista la tua attuale buona situazione di salute, e soprattutto visto il tipo di cancro aggressivo che hai avuto (della serie che se non lo elimini del tutto recidiva subito, per intenderci), mi sento di affermare che la tua malattia finisce qui. Mi fa piacere se ripassi a trovarmi tra un anno con la mammografia e gli esami del sangue, mentre altri eventuali controlli li lascio alla tua discrezione. La tua probabilità di ammalarti nuovamente di cancro è solo di poco superiore a quella di tutte le altre persone della tua età. Per questo ora ti lascio andare, ma se hai bisogno telefona quando vuoi.”
E così Julia uscì dal policlinico, aggirò le parti transennate a causa del terremoto, e si trovò improvvisamente all’aria aperta, nel mondo dei sani. Un mondo molto ferito, ma pronto a risollevarsi. Il posto giusto per continuare a fare la propria parte, per tutta la vita.
Poi salì in macchina e andò a comprarsi un gelato.
Qui il post originale.
Il post che vorremmo leggere sempre, il post che vorremmo scrivere tutti.
Il post che ho letto con emozione perchè chi l’ha scritto è una persona speciale.
Auguri Julia, auguri di tanti gelati mangiati con gioia in una terra… ferma.
AUGURI JULIA, spero che il tuo gelato sia stato gigantesco !!!!
Giusta gratificazione per una così bella notiia !!
un abbraccio
Sonia
Cara Julia,
sto sorridendo come una ebete, dopo aver letto tutto questo. Anch’ io spero che il gelato, oltre che gigantesco, sia stato squisito…anche se sono sicura che lo avrai apprezzato tantissimo. Se poi un giorno dovessi transitare per Cesena fammi un fischio (Facebook Cecilia Ferrari), ti porterò nella migliore gelateria di Cesena (decisamente indenne se si esclude una crepa nel mio ufficio, e i postumi della neve).
Un abbraccio
Cecilia
ohhhhhhhhhhhhhhhhhh, sì 🙂
s
Bello, bello, bellissimo! 😛 :-* 😀
Abbraccione in arrivo.
E anche qui…evviva…e vai di gelato…
grazie per la speranza a chi come me è all’inizio del tuo percorso, evviva!
EVVIVA
poche parole, ma intense a da pelle d’oca! che tutte noi riusciamo a raggiungere questo traguardo e gustarci il gelato con l’emozione di chi sa che qualcosa è finalmente cambiato!
Vi ringrazio tutti per la vicinanza che mi dimostrate in questo momento, bellissimo sì, ma anche tanto delicato…E mi auguro davvero che la mia storia sia di conforto per chi è all’inizio del percorso. Vi abbraccio tutti!
Grazie, vado a letto serena…ora comincia la mia avventura e spero presto di poter respirare aria fresca di nuovo anche io…un abbraccio