
Sicuramente Obi e io da 5 anni viviamo con più consapevolezza, ci perdoniamo molto di più di come faremmo altrimenti, ce la prendiamo meno per le scemenze. E forse facciamo le poche vacanze e i viaggi con molta più gioia ed entusiasmo (ma chi non va in vacanza felice, deve essere scemo).
Ma anche adesso che io riesco a fare pochissimo (non lavoro, non posso viaggiare, non posso camminare più di tanto, ho zero energie per le relazioni sociali, etc), non sento che c’è qualcosa che dovrei proprio fare per non sprecare questo tempo (poco? Boh, non lo so mica. Non lo sapete nemmeno voi).
Io faccio esattamente quello che voglio.
Solo che voglio molto poco. E sempre meno.
Vorrei solo vedere crescere le mie figlie.
Ma questo è quello che desidera ogni genitore, senza bisogno di avere il cancro.
Solo che se hai il cancro, sai un po’ meglio che non puoi contare sui tuoi desideri.
E’ l intensita’ che mettiamo in ogni cosa che facciamo,
Mi rivedo molto in queste tue parole, anche io desideravo veder crescere le mie figlie, prima lo davo quasi per scontato, e anche io adesso viaggio più che posso e ho come la consapevolezza del tempo che scorre, delle ore che vanno via, non so come spiegarlo ma è come se avessi dentro un orologio che ticchetta e che non riesco a non ascoltare.
Per fortuna, ringraziando Dio io adessosto ben, sono tre anni e sto ancora bene ma non do quasi nulla per scontato, ancor meno la mia salute.
Non so cosa dire, vorrei davvero poter dartene parte della mia,e garantirti che vedrai crescere le tue figlie, sappi che pregherò anche per te.
Buona fortuna!
Avere il cancro non significa che si ha più abilità degli altri nel sapere esattamente cosa si vuole. Forse la malattia costringe a rifletterci di più ma il risultato di avere le idee chiare in merito non è affatto garantito. Tu invece, cara Wide, hai chiaro in mente cosa vuoi. Continua a focalizzare tutte le tue energie sul tuo obiettivo. Io, da lontano, mi unirò alle preghiere di Rita e alle tante persone che ti vogliono bene. Elisa
Sono perfettamente d’accordo con te cara Wide!!!E’ un mito creato da chi,della sua malattia ,ne vuol fare un abile commercio. Libri con fiumi di cazzate sul noviziato della vita di cancer surviver!!Lo sapevate che ci chiamiamo cosi????
” prendere il meglio da ogni situazione che ci si presenta”
Io sono il ” vero sfortunato ” , quello che ha passato trentanni immerso nel lavoro che viveva proiettato nel futuro e che dimenticava di vivere il presente .
E poi il cancro…. , da allora tutto é cambiato , da due anni il linfoma mantellare mi ha obbligato a rivedere le mie priorità , le cose essenziali della vita e così posso dire ” forse era proprio di questo che avevo bisogno ” , sembra pazzesco ma mi sento fortunato perché assaporare la vita pienamente ogni giorno anche se solo per pochi anni o mesi vale molto di più di un intera esistenza piena di futilità come era la mia.
Ora faccio tutto quello che ho sempre desiderato fare e rimandavo ad un ipotetico domani ,
Ma oggi siamo già domani …