La settimana scorsa avevo la visita di controllo dall’oncologo.
Dopo eco varie, Rx toracica, esami del sangue, visita osteoncologica
ecodoppler ecocardio
Il primo step a tre mesi dal termine dell’Herceptyn
Una data importante perchè l’avevo aspettata
con un pò d’ansia, quell’ansia che ti accompagna
con ogni “e se…” che per ora, badate sto scrivendo PER ORA
non mi abbandona…
“Tutto bene. Non ci sono segni clinici di ripresa della malattia”
Non potevo sentire parole più belle dal mio oncologo
Intanto che lui parlava dei flash di ricordi
si affollavano nella mente.
La prima volta che ero stata da lui,era il 17 settembre 2013,
il giorno precedente la prima chemioterapia
e la domanda che non ero riuscita a non fargli
“pensi che lo sconfiggeremo questo cancro?”
cosa mai avrebbe potuto dirmi ?
Con una diagnosi di cancro , senza aver ancora fatto l’intervento,
senza aver iniziato la chemio
cosa avrebbe mai potuto dirmi?!
E invece mi ha detto una frase che mi ha accompagnato
nei momenti più duri dell’inferno della chemio
“Io sono fiducioso e se lo sono io che sono il tuo medico non puoi non esserlo tu”
quante volte l’ho ripetuta a me stessa questa frase!!!
Quante volte , quando facendo il solco tra il letto e il wc
per vomitare ormai solo gli occhi
perchè solo quelli avevo rimasto da vomitare,
Quante volte, quando i dolori in ogni muscolo, che neanche sapevo di avere
mi portavano allo sconforto e pensavo che non ce l’avrei fatta
Quante volte quando la stanchezza era talmente tanta che
credevo non fosse possibile andare oltre
Quante volte quando piangevo nel silenzio la notte sotto il lenzuolo
Il mio oncologo non sa quanto siano state preziose per me quelle sue
parole dette quel giorno,
(Grazie dottor Esse).
non sa quanto coraggio mi abbiano dato,
quanto guerriera mi abbiano fatto sentire:
avevo la mia battaglia da combattere
l’arma era la rabbia e la chemio
l’armatura era il coraggio
che avevo trovato da qualche parte dentro di me
non so neppure io come e dove
e il mantello che mi abbracciava erano quelle sue parole
probabilmente dette di circostanza
ma che per me sono state un regalo prezioso.
ed ora
“Non ci sono segni clinici di ripresa di malattia”
una carezza al cuore
e proseguo il cammino
il post originale qui
Non c’è gioia più grande che leggerti questa notizia. EVVIVA dal cuore profondo. Un abbraccione forte forte lumachina.
Ogni parola di speranza,ogni sorriso,ogni mano tesa è un ancora di salvataggio nella tempesta,quelle parole per te sono state il tuo scoglio e ti sei aggrappata con tutte le forze nella tempesta. Adesso la tempesta e finita :)) sorridi e goditi la vita in ogni sua bellezza come piace a te lentamente come si assaporano le buone cose per ricordarne tutto il sapore che si era perso…..e ancora più prezioso quando si ritrova.
Goditi la tua vita .
Un grande abbraccio.
Caterina
Si Caterina, sono stata una cozza aggrappata allo scoglio , ora vado con le mie gambe