
Quando faccio chemioterapia mi succede una cosa strana: nei primi due giorni le vene mi si gonfiano, pulsano e diventano scure. La prima volta che me ne sono accorta mi sembrava di essere dentro ad uno di quei film dell’orrore in cui il male è rappresentato come una sostanza nera che scorre nel corpo dell’indemoniato. In seguito ho capito che era un effetto collaterale non così evidente e che solo io facevo caso a questa cosa. Con il passare dei mesi, però, ho iniziato a notare che tutte le “pieghe” del mio corpo si stavano scurendo. In particolare le ascelle mi si sono totalmente annerite. Ho la pelle “cotta” dalla cura. È abbastanza imbarazzante mettere le magliette e vedere l’alone nero che sbuca dalla manica corta. Di certo non è l’effetto collaterale peggiore, né niente di grave, ma dà l’idea di sporco e non è proprio il massimo. Per fortuna, con il maltempo di questi giorni, le maniche corte sono andate in letargo e adesso questo inconveniente non è più così sotto gli occhi di tutti. La mia dottoressa mi ha detto che dopo la fine della cura in poco tempo sparirà, per fortuna.
Aspetto. Non solo che le ascelle si schiariscano.
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Buonasera Nero Pece, a mia sorella Sandra (48anni) dopo una mastectomia sx per carcinoma duttale infiltrante e cure con anastrazolo, a distanza di 4 anni è comparsa una metastasi ossea al bacino di 6 cm. Ha fatto 10 sedute di radio un mese fa (ma ha ancora dolore), ha già iniziato il denosumab(XGEVA) e il calcio + vitamina D. Ora deve iniziare terapia ormonale oppure chemio (ancora non è stato deciso). E’ in cura all’IFo ma l’atteggiamento dei dottori è che sia spacciata. Se dal tumore primitivo vi sono tante persone che sono riuscite a guarire, non esiste nessuno al mondo che sia guarito dalle metastasi. La cosa terribile è che pure avendo solo una metastasi ossea, seppure di 6 cm, anche sul tempo non danno molte speranze. Fanno capire che in una donna giovane, una metastasi del genere significa che il tumore è attivo e molto forte. Sono disperato. Leggo tante cose, tante speranze, ma l’IFo sembra una macelleria. Quando vai con il tumore primitivo si attivano tutti, ma quando ti viene la metastasi, sembrano i primi i dottori a non crederci. Sei a tutti gli effetti un malato terminale e le cure per ridurre o persino guarire una metastasi le chiamano “palliative”, in quanto non porteranno comunque a guarigione. E’ terribile.
Mi dispiace molto leggere tutto ciò. Il fatto che i dottori poi sembrino i primi a non crederci credo che sia la cosa peggiore. Un dottore dovrebbe essere il primo a dare forza e speranza al paziente e ai parenti. E’ una cosa molto importante. L’unica consiglio che nel mio piccolo posso darti è di non farti mai sopraffare dalla malattia. La botta è molto dura quando si ricevono certe notizie, ma il cancro al giorno d’oggi non deve più essere considerato una condanna a morte certa. Sii sempre positivo. Se i dottori non vi danno forza, cercate di darvela voi a vicenda. E non smettete di crederci mai. Davvero.
Mi dispiace tanto. Spero che presto si risolverà tutto per il meglio.
I miei migliori auguri.