Io non mi fermo

Marmot_66 Il ritorno in sala operatoria è praticamente una certezza; da capire se si potrà fare un unico intervento per inguine e gluteo oppure ne serviranno due.
In più, l’oncologo mi ha prospettato un “programma pre-operatorio” per indebolire la massa inguinale a colpi di radioterapia e forse anche chemio, dipenderà dall’esito della biopsia di cui, per inciso, so soltanto che dovrebbe essere la prossima settimana, ma non mi hanno ancora detto quando. E poi di nuovo radioterapia intra-operatoria, con probabili effetti collaterali di neuropatie e simili amenità.
Siamo ancora a livello di ipotesi, che mi riservo di verificare attraverso i consulti, ma c’è di che riflettere.

Ero scesa facilmente a patti con l’idea della chirurgia, inclusa la possibilità di un intervento discretamente demolitivo, con compromissione della funzionalità della gamba destra. Togliamo tutto quello che c’è da togliere e amen: sempre meglio zoppa che morta. Per qualche motivo, mi ero fatta l’idea che questo cancro non mi avrebbe uccisa. Il prossimo, forse, ma questo no.
L’indicazione di aggiungere altre terapie però apre uno scenario diverso, perché sottintende la possibilità che la chirurgia non sia sufficiente. Non è una bella prospettiva, mi costringe a rivedere le possibili evoluzioni.

A questo si aggiunge un’epigrafe vista la settimana scorsa, un uomo di cinquant’anni; più o meno come me ora.
L’avevo incontrato circa sei mesi fa, per lavoro e mi aveva detto che stava per cominciare la chemioterapia, perché aveva avuto una recidiva di un tumore raro; più o meno come me ora.
Non mostrava segni esteriori di malattia; più o meno come me ora.
È morto in pochi mesi.

Eppure, nonostante tutto, io ora mi sento bene.
La mia vita, in questo momento, è BELLA.
Ho al mio fianco un uomo meraviglioso, che mi fa sentire ogni giorno al centro dell’universo.
Ho i miei gatti, che sono il mio pensiero felice, quello che riesce a farmi sorridere sempre, in qualsiasi momento.
Ho una bella famiglia e una straordinaria quantità di amici, che mi stanno facendo sentire il loro affetto in modo fantastico.
Ho un lavoro che mi dà soddisfazione e tante belle persone tra i miei clienti e i colleghi.
Sono riuscita a togliermi dalle spalle quei pesi che, me ne rendo conto ora, mi stavano davvero avvelenando l’esistenza; magari l’avessi fatto prima. Ora ho finalmente un po’ di tempo per me stessa e, soprattutto, sono infinitamente più serena.

È vero, non posso stare tanto in piedi, perché poi l’inguine inizia a farmi parecchio male. Non posso correre. Spesso zoppico. Non posso sollevare pesi perché i muscoli addominali non si sono ripresi dall’intervento di gennaio. Ho dovuto ridurre l’orario di lavoro, un po’ per via di tutte le visite e gli esami, che si sono mangiati parecchie giornate e mi impediscono di pianificare gli appuntamenti, un po’ perché faccio fatica a reggere il tempo pieno. Devo fare i lavori di casa a rate, fermandomi ogni mezz’ora per riposare, e ho dovuto delegare a Renato alcune attività che di solito svolgevo io. Probabilmente dovrò farmi sostituire nelle prossime uscite teatrali.

Cammino più piano. Mi faccio aiutare. Guadagno meno. Rinuncio a qualcosa. Mi riposo più spesso.
Ma non mi fermo.

Il post originale qui.

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17 risposte a Io non mi fermo

  1. 65luna ha detto:

    Un abbraccio. 65Luna

  2. frafre ha detto:

    Entravo sul mio blog e mi è apparso il tuo articolo davanti. L’ho letto, non ti conosco, ma capisco un po’ il tuo stato d’animo: le paure che emergono e la vita con la normale routine che si trasforma quando entra in scena un tumore.
    Io andavo a scuola quando l’ho incontrato nel 1995, ho dovuto interromperla per alcuni mesi, per effettuare le cure e gli interventi, e riprenderla una volta finito.
    E’ un’esperienza che certamente segna molto, nell’animo e nel corpo, ma nelle tue parole leggo anche bellezza, serenità e un’animo di accettazione ma combattivo.
    Purtroppo non posso fare molto per aiutarti, se non augurarti tutto il bene e tutta la forza di cui necessiti, incluso l’importante supporto di chi ti sta vicino e ti vuole bene! Forza e coraggio e, come dici tu, non fermarti! Un abbraccio!!!!

  3. silviacavalieri ha detto:

    Baci e abbracci, sei meravigliosa!!!

  4. Camden ha detto:

    Adesso è il momento in cui prima di ogni cosa ci sei tu, con i tuoi tempi, i tuoi riposi e il tuo rallentare i ritmi. Le energie adesso servono solo per andare oltre, per fare passare questo periodo pesante. Un abbraccio forte e non fermarti davvero mai nella tua vita e nel tuo percorso ricco di piccole e grandi cose bellissime.

  5. elisa ha detto:

    Questo cancro si sta facendo sentire nella gestione delle tue giornate, del tuo lavoro, delle tue energie e di conseguenza nella tua libertà ma non solo non ti fermerà, non ti ammazzerà. Ne sono sicura. Lo sento. Un abbraccio da me, Renato e Mauri

  6. Dora Buonfino ha detto:

    Ogni vita è diversa dall’altra. Vincerai, perché non sei una che si arrende

  7. yourcenar11 ha detto:

    Com’è difficile rallentare i ritmi consueti,non piegarsi in avanti per le metastasi ossee, imparare a controllare la respirazione per aiutare il polmone sano ma anche tutto il resto, ecc. ecc.
    Ma cara, leggo il tuo post e vado avanti: sto imparando a capire nuovi effetti dell’immunoterapia (dopo anni di chemio), qualche buon risultato fa capolino e ogni tanto piango e rido contemporaneamente, quando mi accorgo di me e mi dico: sono ancora viva! Grazie! ❤

  8. fulvialuna1 ha detto:

    Sei forte.
    Non ti fermare.
    nel mio virtuale ti do la mano e insieme camminiamo quando senti la stanchezza.
    Ti abbraccio.
    (anche mia cugina sta combattendo una dura battaglia).

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