Come l’anno scorso, anche oggi mi trovo a celebrare un anniversario, diciamo così, anzi quasi il mio secondo compleanno. Due anni fa l’operazione per togliermi lo stomaco. Ricordo la paura che avevo, come sono rimasta agghiacciata sul lettino quando in sala operatoria ho sentito i medici che passavano, discutendo sul programma della giornata e che dicevano “Quando c’è da fare uno stomaco, poi è difficile che si facciano altre operazioni”. Io che volevo essere da un’altra parte. Che non ero così sicura di risvegliarmi.
Che non avevo capito bene come sarebbe andata dopo…come avrei continuato una vita normale.
Ricordo i dolori atroci di quando mi sono svegliata e la morfina che mi hanno dato e che mi faceva “vedere” strani personaggi tra le foglie dell’albero che scorgevo dalla finestra: “immaginavo” teschi, elfi e gnomi tutti creati dalle foglie e non era così difficile “vederli”. Ma queste alterazioni mentali non fanno per me.
Ricordo i drenaggi, il sondino al naso per dieci lunghi interminabili giorni, il catetere per l’alimentazione parenterale e quello per le urine. E soprattutto ricordo l’amore di chi mi assisteva perennemente e i sorrisi e le parole di tutti gli amici e le passeggiate insieme nei corridoi. (Mi sembrava impossibile dovermi alzare dopo un paio di gg dall’operazione ma poi ce l’ho fatta.)
Adesso, dopo due anni, la mia vita è molto NORMALE. Mangio praticamente tutto (secondo gli accorgimenti che ho imparato col tempo e con la pazienza, superando ogni piccola volta in cui mi sono sentita male, cosa che purtroppo ancora ogni tanto mi succede.) Vado al cinema, ai concerti, viaggio quando è possibile, faccio passeggiate, scrivo, e ho ripreso la bellezza di 12 kg. (a dispetto delle previsioni dei medici…), contro i 16 che avevo perso…
Insomma in due anni le cose sono molto migliorate. Certo, rimane un po’ la strana idea che quasi ogni giorno mi fa fermare in un momento della giornata e pensare “Non ho più lo stomaco.” Ma ogni giorno che passa l’idea mi fa sempre meno impressione e diventa sempre più una cosa accettabile.
E rimane la speranza e la voglia assoluta di credere che le cose rimarranno sempre così e che questo sarà stato solo un brutto episodio della mia vita da dimenticare, o meglio da elaborare perché comunque mi ha insegnato molte cose. E che il tumore se ne sia davvero andato per sempre. E’ a questo che oggi voglio idealmente brindare con chiunque abbia voglia di farlo con me, in questo angolino di blog…