Credo che per descriverla sia sufficiente dire che è la mia migliore amica, la mia confidente e la persona che stimo di più in assoluto.
Ogni giorno della mia vita passato in ospedale l’abbiamo passato insieme, dalla mattina alla sera; quando ero bambino, come tutti i genitori, passava con me anche la notte.
Mi ha sempre dato la forza di superare tutti gli ostacoli che la vita mi (ci) poneva davanti. Ha sempre saputo consigliarmi lasciandomi l’autonomia di scegliere ed eventualmente di sbagliare con le mie mani; non si è mai imposta ordinandomi di fare qualcosa ma mi è sempre stata a fianco ricordandomi ripetutamente che lei sarebbe stata sempre presente, qualunque cosa mi servisse.
Nell’ultimo anno ci siamo aiutati a vicenda, questa volta non ero un bambino da consolare, ma un adulto che aveva ben presente quello che aveva di fronte. Ho così potuto aiutare ed essere aiutato, affrontando le difficoltà non individualmente ma in “squadra” con la mia famiglia.
Recentemente le ho detto che è il sole che illumina le mie giornate. E’ stata una frase spontanea e sincera che credo si commenti da sola.
Quello che sono lo devo principalmente a lei.
Grazie mamma.
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