Comunicazione di servizio

Una buon notizia per chi deve affrontare la chemioterapia ed ha un rapporto con i propri capelli meno conflittuale del mio, per cui si dispiace di perderli.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n° 9/E del 16/02/2010, ha stabilito che la spesa per l’acquisto di una parrucca “utilizzata per superare le difficoltà psicologiche derivanti dalla caduta dei capelli, provocata da trattamenti chemioterapici” è detraibile dal reddito come spesa sanitaria.

Per fruire della detraibilità ci sono però alcune condizioni.
Innanzitutto la situazione di “difficoltà psicologica” deve essere supportata da certificazione medica, ma credo che questo non sia un problema, perchè per la maggior parte delle persone perdere i capelli è davvero un grave disagio che un medico non avrà difficoltà a certificare.
Poi la parrucca deve essere “marcata CE ai sensi e per gli effetti della Direttiva 93/42/CEE”, quindi fabbricata e messa in commercio come dispositivo medico; su questo punto ho parecchi dubbi, non so se le parrucche che si trovano comunemente in commercio riportino la marcatura CE come dispositivi medici: meglio informarsi bene prima dell’acquisto.
Infine, come per tutte le spese sanitarie, è necessario che l’acquisto sia documentato con fattura o scontrino da cui risulti il codice fiscale dell’acquirente (che ovviamente deve essere la persona sottoposta a chemioterapia!).

PS: cercando in rete informazioni (che non ho trovato) sulla marcatura CE delle parrucche, mi sono imbattuta in una tale varietà di stili, tagli e colori che, anche senza chemio, un pensierino quasi quasi ce lo farei!
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