Oggi ho fatto la visita con uno specialista di osteoporosi, mi ha dato una bella curetta, da ritarare al prossimo controllo. Eh già, venerdì scorso ho ritirato il referto della densitometria ossea: osteoporosi. Ci sono rimasta malissimo.
Va bene la menopausa precoce, va bene annessi e connessi alla menopausa precoce ma l’osteoporosi no, non la volevo proprio!
Per fortuna pratico Qi Gong, per fortuna sto imparando a incanalare le emozioni negative, per fortuna c’è il maestro di Qi Gong.
Quando l’ho informato mi ha detto diverse cose e una in particolare mi ha fatto cambiare prospettiva. Senza che lo dicessi in modo esplicito a un certo punto mi ha detto che non devo pensare alla parola guarigione. Che ha poco significato la parola “sano”.
Mi ha invitato a non pensare più in termini “esser sani” in favore di “essere in equilibrio”. Far affidamento al primo concetto è pericoloso perché ogni qualvolta interviene una malattia, una difficoltà fisica è facile cadere nel tranello di pensare “ecco, sto di nuovo male, proprio ora che..”, ma e’ un pensiero che innesca sentimenti di disfatta, di delusione. Pensare in termini di equilibrio significa sentirsi pronti a far i giusti aggiustamenti per ‘ricentrarsi’ ogni qual volta accada qualcosa a livello fisico o mentale.
Senza che me ne rendessi conto, pur non considerandomi sana, facevo riferimento al primo modello. E’ un periodo in cui mi sento bene dal punto di vista fisico, qualche doloretto qua e là, ma nel complesso bene, e dopo tanto penare mi sembrava di esser giunta a un piccolo approdo. La notizia dell’osteoporosi mi aveva sconfortato e fatto inevitabilmente pensare “anche questa!”.
L’età del mio corpo non corrisponde alla mia età anagrafica. E’ il corpo di una donna molto più anziana. Questo è. Non vuol certo dire che adesso sto qua ad aspettare la prossima magagna ma ora il mio obiettivo è mantenermi in equilibrio.
E questo pensiero mi conforta.
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