Riflessione

avatar blogUn amico ha scritto questa riflessione nel gruppo Facebook “Vivere dopo il cancro allo stomaco si può” e l’ho trovata molto bella, gli ho chiesto di poterla condividere anche qui:

“Sono seduto sul divano; la borsa dell’acqua calda sullo ex stomaco. La coperta di lana mi avvolge. CHE scena deprimente.
TU giri nella stanza per sgombrarla dalla grande colazione, ogni tanto mi guardi e sorridi. Fino a tre mesi fa lo facevamo insieme ed era bello prenderci in giro o cercare di fare il lavoro dell’altro. Ora, specie dopo il ciclo di chemio non posso toccare nulla che sia freddo ed il mio intestino pretende che stia al caldo, dopo mangiato.
COME stai amore, ed io a volte mentendo: BENE. Ma tu lo sai prima ancora di chiedermelo, osservi ogni mia smorfia, ogni mio sorriso.
Passano dieci minuti ed ancora: COME stai amore. In quei dieci minuti prego perché quel dolore passi e possa alzarmi per abbracciarti, senza dire nulla. Le parole non servono. Anzi sminuiscono il gesto d’amore.
Amore di marito, di compagno, di figlio, di madre, di padre, di colui che ti assiste, cambiano le figure ma non la grandezza del gesto verso di noi..
Per noi la malattia diventa una routine, si alternano momenti di tristezza e di serenità. Noi ci possiamo permettere di piangere, imprecare, piangere della nostra situazione, noi siamo gli attori di questa vicenda.
Ma chi ci assiste è uno spettatore attento ad ogni nostro mutar d’umore.
Spettatore che si trasforma in un turbine di attenzioni al minimo accenno: Hai la febbre chiamiamo subito in reparto. Ora ti preparo una camomilla. Non alzarti faccio io. Ora esco ma torno subito. Quante volte abbiamo udito queste frasi. E noi cosa facciamo per loro? Li ascoltiamo, capiamo le loro esigenze? Non è un atto di accusa è solo una riflessione, ognuno di noi saprà rispondersi al meglio.
Lavorano tutto il giorno e la sera avrebbero bisogno di riposarsi, tornano a casa con l’angoscia di sapere come stiamo, ed allora, soprattutto quando stiamo male, la sera prima che arrivi, vestiamoci, profumiamoci, sistemiamo il divano, pronti ad accoglierla. Non importa se si accorge che non stiamo bene, il messaggio è: Ben tornata so quanto può essere pesante assistere una persona malata, sappi che sto facendo di tutto per rendere meno gravosa questa situazione.
A queste persone dedico questo pensiero.
BUON NATALE amici ed amiche, e se qualche volta avrete bisogno di piangere o sfogarvi fatelo sulla nostra spalla ci farete sentire meno inutili e capaci anche noi di poter essere d’aiuto”.

Uno dei tanti che lottano contro il cancro
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11 risposte a Riflessione

  1. Mia ha detto:

    Grazie Rosie per aver condiviso questa riflessione.
    E grazie soprattutto all’amico che l’ha inviata, che ha saputo cogliere con grande sensibilità le dinamiche che si creano tra persone con forti legami d’affetto quando la malattia si intromette nel loro rapporto.
    È dura essere malati di cancro. È dura essere familiari di un malato di cancro.
    Questa riflessione aiuta ognuno di noi a rendersene conto e, attraverso questa consapevolezza, a renderla un po’ meno dura.

  2. ziacris1 ha detto:

    Bellissme parole, che aiutano, in qualsiasi maniera e in qualsiasi posizioni tu ti possa trovare

  3. mantiduzza ha detto:

    emozionante e bellissimo.

  4. Daniela Fregosi ha detto:

    Bello, mi mette un pò di tristezza visto che il mio compagno ha preferito sparire senza nemmeno aspettare i risultati della diagnosi, ma la vita è così, ogni tanto fa un pò di pulizia, ed un tumore aiuta tantissimo in questo……

  5. andrea ha detto:

    mi so fatto un piantarello…

  6. Luciana ha detto:

    Anch’io mi sono commossa a leggere questa riflessione. E’ vero noi malati di cancro portiamo un pesante fardello, ma anche chi ci sta vicino non ha vita facile,
    Luciana

  7. Lisa ha detto:

    Commovente!

  8. Pingback: Quello che il Condottiero mi ha detto (detto da un altro) | BEATI COLORO CHE TEMONO GLI SCIPPI

  9. Nadia ha detto:

    E’ proprio così……..bellissimo!!!!!!!!

    • Antonella ha detto:

      Quando fausto scrisse questo e ma la fece leggere mi arrabbiati moltissimo noi due avevano sempre fattoi tutto insieme l’uno per l’altro e questo momento era la nostra vita. Lui avrebbe fatto la stessa cosa per me non era altro che un difficile momento da vivere insieme. Adesso che non è più con me capisco la grandezza delle sue parole abbiamo lottato disperatamente .spero adesso possa avere la sua meritata pace io lo amerò per sempre in questo grande vuoto che ha lasciato

      • oltreilcancro ha detto:

        Cara Antonella, immagino tutto il tuo dolore per la mancanza di Fausto. Spero anche io che possa essere finalmente in pace.
        Quando lessi questa cosa che aveva scritto nel gruppo Fb la trovai meravigliosa, espressione dei sentimenti di chi si sente di dover dipendere da qualcun altro a causa della malattia, per questo gli chiesi se potevo pubblicarla qui.
        Lui mi autorizzò e io penso che tanta gente abbia apprezzato questo suo scritto.
        Ti sono vicina e ti abbraccio forte.
        Rosie (Camden)

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