…. che poi detto così sembra stia salutando un amico…
che poi un pò lo è anche stato…
Picc (acronimo di Peripherally Inserted Central Catheter)
Ieri, quando sono andata a fare la medicazione settimanale del Picc più eparina
era successo un mezzo casino.
Me ne ero accorta già la sera prima ,
quando avevo visto la fascia e la garza
sporca di sangue.
Sangue?! dal Picc?!
U’signur!
Ho fatto due giri di fasciatura ed ho lasciato
tutto così com’era, senza indagare oltre,
perchè tanto poi sapevo che il giorno dopo
sarei andata all’Irst e ci avrebbe pensato l’infermiera.
Bè, il mio Picc dopo 18 mesi di onorato lavoro
iniziava ad accusare un pò di stanchezza,
negli ultimi mesi si otturava spesso
ma, essendo di fondamentale importanza, per fare la
terapia ed eventualmente le analisi,
abbiamo cercato di mantenerlo efficiente fino all’ultimo.
Sì, dico “abbiamo”, perchè , se il personale dell’Irst
ci ha messo la competenza professionale, io di mio
ci ho messo le dita incrociate perchè
‘sto benedetto Picc ritornasse efficiente,
anche benedicendo ogni volta chi lo ha inventato.
Se uno ha le vene rintracciabili
non può capire che significhi anche solo fare le analisi,
con due infermiere, e riempire le fialette
goccia a goccia per caduta o forza di gravità,
senza muoversi, nè respirare per paura
che l’incantesimo delle gocce nelle fialette si interrompa.
Tant’è che ieri , vista la situazione intricata,
visto che la terapia l’ho finita
e al momento l’oncologo mi ha assicurato
che non ne sono previste altre,,,
me l’hanno tolto.
Se a metterlo non si sente nulla,
a toglierlo si sente ancor meno di nulla.
Manco me ne sono accorta.
24 settembre 2013 – 13 febbraio 2015
le date della storia del mio Picc.
Sono contenta di averlo tolto: finalmente si può fare
una doccia senza domopack al braccio,
senza tenere il braccio in orizzontale per non bagnarlo,
e non averlo più segna inequivocabilmente la fine di un periodo ,
ma, mi ci ero affezionata, e ‘te pareva?!
sono una sentimentale e sono capace di affezionarmi pure al mio Picc …
e gli ho fatto fare pure una foto prima di toglierlo…
il post originale qui
Ci sono addii che portano gioia… 🙂
verissimo!
E’ stato con te per tantissimo tempo, fidato compagno che ha evitato di aggiungere dolore al dolore credo sia normale sentirne la mancanza, in un certo qual modo. Vero è che il fatto che l’abbiano tolto, anche se non era programmato, è proprio un bel segno. Felicissima! Buona domenica cara.
Quando mi hanno tolto il port io ho sentito solo la leggerezza dell’evento, è stato un momento bellissimo quando l’oncologo ha dato il benestare all’intervento!